Straordinario IRC

La L.186/2003 predisponeva regolari concorsi ordinari per IdR da svolgersi con cadenza triennale. Ma dopo il concorso straordinario e riservato del 2004 non si sono più avuti concorsi. Tale inadempienza dello Stato (mancanza di bandi regolari e, di conseguenza, abuso dello strumento dei contratti a termine su posti vacanti e disponibili) ha aumentato a dismisura il precariato degli IdR. Ora che é previsto un concorso straordinario per gli idr over 36 mesi che verte su una prova orale di natura didattico-metodologica senza punteggio minimo, qualcuno sta parlando di sanatoria.
Nel comparto scolastico abbiamo un precedente significativo: dopo la notissima sentenza Mascolo, il governo italiano è intervenuto con una legge di riforma (l. 13 luglio 2015, n. 107, c.d. “buona scuola”). In questo provvedimento è stato previsto un piano straordinario di assunzioni che ha permesso la stabilizzazione di docenti grazie a concorsi riservati. I docenti di religione cattolica ne sono stati completamente esclusi. La recente sentenza della CGE/2022 ha però spinto lo Stato, all'interno dell'attuazione del PNRR, a porre rimedio alla sua inadempienza nei confronti degli IdR introducendo, accanto alla procedura ordinaria, una procedura straordinaria e riservata per i precari storici.
Gli Idr non si sentono privilegiati, la loro attesa dura da vent’anni, vent’anni in cui hanno gioito per i colleghi di altre discipline che raggiungevano la stabilità desiderata. Forse colleghi e opinione pubblica potrebbero mostrare un atteggiamento, se non politicamente e culturalmente, almeno umanamente decoroso, ma non lasciamo che la barbarie tolga luce e concentrazione a questo momento importante. Il CSPI ha espresso il suo parere, La CEI e il MIM hanno siglato una nuova intesa per l’ordinario, attendiamo ora gli sviluppi e il bando.