TITOLO DI STUDIO Insegnante di Religione Cattolica
Quali sono i titoli di studio di qualificazione professionale per l’IRC?
• I titoli di qualificazione professionale oggi vengono definiti da due fonti normative: DPR 175 Intesa del 2012 e il DM 70 del 2020. • Vale la pena ricordare che i titoli di studio che, insieme all’idoneità, sono requisito per poter insegnare Religione Cattolica, sono stati stabiliti per la prima volta dall’Intesa del 1985. • Poiché, all’epoca della citata Intesa, la formazione richiesta a tutti gli insegnanti era differente in base al grado scolastico, anche per gli Idr era contemplata una diversa qualificazione analoga. • L’Intesa del 2012 ha voluto uniformare la preparazione richiesta agli insegnanti di religione a quella prevista per tutti gli insegnanti dello stato italiano. A questi, da tempo, occorrono, infatti, titoli universitari per poter accedere all’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado. • Come accaduto nel 1985, anche nel 2012 è stata prevista una fase transitoria quinquennale e i nuovi titoli sono stati richiesti solo dal 2017. • I titoli che qualificano il profilo di formazione degli idr possono quindi essere distinti in tre periodi: - fino al 31/10/2012 (data della nuova Intesa) titoli previsti dall’Intesa del 1985; - dal 31/10/2012 al 31/08/2017 titoli previsti dall’intesa del 1985 e titoli previsti dall’Intesa del 2012; - dal 1/09/2017 titoli previsti dall’Intesa del 2012.
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Cosa succede a chi è in possesso dei titoli previsti dall’Intesa del 1985 ma già insegna?
I TITOLI PREVISTI DALL’INTESA DEL 1985 POSSEDUTI DA COLORO CHE ABBIANO PRESTATO ALMENO UN ANNO DI SERVIZIO NELL’IRC ENTRO IL 31/08/2017 SONO E RESTANO IN REGOLA PER INSEGNARE RELIGIONE E PER PARTECIPARE AL CONCORSO. Cosa succede agli insegnanti su posto comune abilitati all’insegnamento di religione cattolica? Una menzione particolare va fatta per gli insegnanti di classe o di sezione della scuola primaria o dell’infanzia qualificati all’insegnamento di religione cattolica. Questi possono continuare ad essere titolari dell’Irc se lo sono stati per almeno un anno nel quinquennio 2007/2012 o se hanno rinnovato il loro titolo conseguendo un master biennale di secondo livello per l’Irc presso gli Issr approvati dalla Cei.
Cosa prevede il DM 70/2020?
• Il DM 70/2020, norma di rango inferiore rispetto ad un DPR, non annulla l'Intesa del 2012 ma amplia l'elenco dei titoli, oltre a specificare nel dettaglio l'elenco di Facoltà e Istituti abilitati a rilasciarli. Ai sensi del punto 4.2.3 dell'Intesa del 2012, vengono concordati e aggiornati periodicamente gli elenchi delle discipline ecclesiastiche e degli istituti abilitati.
I titoli di accesso all’Irc di baccalaureato, licenza o dottorato in discipline teologiche restano validi, malgrado l’istituzione della nuova Laurea Magistrale in scienze religiose caratterizzata da un curricolo che affronta sia la formazione teologica che quella pedagogico-didattica. Per superare la possibile incompletezza della formazione professionale che potrebbero avere gli idr in possesso di titoli diversi dalla laurea magistrale in scienze religiose, la Cei ha chiesto, con la lettera prot 563 del 20 luglio 2012, che questi percorsi di studio vengano integrati da alcuni esami in discipline di indirizzo indispensabili per il rilascio dell’idoneità canonica all’insegnamento della Religione Cattolica. (Pedagogia e Didattica, Metodologia e Didattica dell’Irc, Teoria della scuola, Legislazione scolastica, Tirocinio dell’Irc).
Da precisare infine che, mentre gli Isr erano riconosciuti dalla Cei, gli Issr sono riconosciuti dalla Santa Sede.
È possibile conseguire un titolo valido per insegnare religione cattolica all'interno di una università statale?
• Sì, è possibile! Alla recente OM 70 del 2020, la quale disciplina quali siano i titoli accademici validi per l'IRC, all'art. 2 c. 2 è allegato un lungo elenco delle Facoltà riconosciute dalla CEI autorizzate a rilasciare tali titoli e tra esse ci sono l'ISSR dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Brescia e, caso più interessante perché il primo in Italia dopo la soppressione delle Facoltà statali di Teologia avvenuta nel 1873, l'Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” all'interno della quale nel 1969 è stato eretto l'Istituto 'Italo Mancini' che dal 1987 è stato autorizzato dalla CEI a rilasciare titoli validi per l'IRC. Unico nel suo genere, l'Istituto è a gestione completamente statale, con crediti formativi espressi non in ECTS (come le UP e gli ISSR) ma in CFU (come gli atenei statali) inseriti nei SSD previsti dalla normativa statale.
È possibile conseguire un titolo di studio presso un'UP valido per il sistema italiano?
• A seguito dell'adesione alla Dichiarazione di Bologna nel 2003 (l'accordo stipulato fra i sistemi educativi degli stati europei che prevede un processo di riorganizzazione dei corsi universitari al fine di favorire gli scambi culturali fra i docenti e studenti delle università europee), la Santa Sede ha uniformato i percorsi accademici delle proprie istituzioni agli standard richiesti. Tuttavia soltanto degli accordi stipulati tra le singole istituzioni consentono di rispondere alla domanda posta. Allo stato attuale risulta (spero di non averne dimenticato qualcuno!) che soltanto i corsi elencati di seguito ci consentono di rispondere alla domanda: - il Diploma Superiore di Specializzazione in Psicologia Clinica rilasciato dalla Facoltà di Scienze dell'Educazione dell'Università Pontificia Salesiana è titolo completamente equipollente al Diploma di Psicologia Clinica delle università italiane (DM pubblicato in GU 286 del 1994) - la Laurea Magistrale in Giurisprudenza rilasciata dalla Facoltà di Diritto Civile della Pontificia Università Lateranense è titolo completamente equipollente alla Laurea Magistrale in Giurisprudenza (LMG/01) delle università italiane (DM pubblicato in GU 250 del 2006)
È possibile conseguire un titolo di studio presso un'UP valido per il sistema italiano?
- i titoli di Baccalaureato in “Scienze della Pace” e di Licenza in “Scienze della Pace e della Cooperazione internazionale" rilasciati dalla Pontificia Università Lateranense sono titoli completamente equipollenti ai titoli rilasciati dalle università italiane afferenti rispettivamente alla L37 (titolo triennale statale “Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace”) e alla LM81 (titolo magistrale statale “Scienze per la cooperazione allo sviluppo”) (DM 421 del 2019) - la Pontificia Università Lateranense e l'Università degli Studi di Perugia “Studium” hanno siglato un accordo per il rilascio del doppio titolo (double degree) di Laurea Magistrale/Licenza tra i corsi di studio in Filosofia ed Etica delle Relazioni (LM78) dello “Studium” e quello di Filosofia della Lateranense: si tratta di un accordo storico, il primo nel suo genere, per il doppio titolo tra un'Università Pontificia e un Ateneo statale. Ciò significa che gli studenti di filosofia della Lateranense potranno frequentare corsi al Dipartimento di Filosofia di Perugia e gli studenti perugini potranno seguire corsi alla Lateranense. Il risultato: conseguiranno un titolo con valore doppio, cioè valido presso le Università Pontificia e l'Ateneo statale. https://www.bacheca.unipg.it/vita-accademica/3024-laurea-magistrale-in-filosofia-a doppio-titolo-operativo-l-accordo-fra-ateneo-di-perugia-e-pontificia-universita lateranense
L’Università di Palermo e la Facoltà Teologica di Sicilia hanno stipulato una convenzione per l’istituzione del corso di laurea magistrale interateneo, a carattere internazionale e titolo congiunto in “Religioni e Culture” (classe LM-64 – Scienze delle Religioni).
È possibile ottenere un riconoscimento civile dei titoli conseguiti presso le Università Pontificie (UP) e gli Istituti Superiori di Scienze Religiose (ISSR)?
RICONOSCIMENTO TITOLI DI STUDIO
• Il riconoscimento civile dei titoli validi per l'IRC che siano stati conseguiti presso le UP e gli ISSR è possibile grazie al DPR 175 del 1994 e del DPR 63 del 2019 e comporta una serie di benefici.
• i titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di Teologia, Sacra Scrittura, Diritto Canonico, Liturgia, Spiritualità e le Scienze Religiose, conferiti dalle facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come laurea e laurea magistrale con decreto del Ministro dell’istruzione, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale.
• L’accordo prevede il riconoscimento di tutti i titoli universitari rilasciati dalla Santa Sede, così come avviene per qualsiasi altro Stato sovrano, in base ai principi della Convenzione di Lisbona che stabilisce, appunto, il riconoscimento dei titoli di studio relativi all'insegnamento superiore nella Regione europea. La procedura si svolgerà materialmente attraverso gli Atenei che valuteranno i titoli e provvederanno al loro riconoscimento.
• Riassumendo: in presenza di una formale corrispondenza tra titolo ecclesiastico e titolo civile italiano, cioè in una situazione di parità di corsi di studi e annualità o ECTS - European Credit Transfer System (180 per la triennale e 120 per la magistrale), il titolo ecclesiastico avrà lo stesso effetto giuridico di quello rilasciato da una Università italiana.
• Per essere ancora più precisi, la Licenza in Teologia e nelle altre discipline ecclesiastiche, la Laurea in scienze religiose (3+2) saranno riconosciuti come lauree magistrali, ma non avranno una corrispondenza effettiva al titolo civile; il Baccalaureato in Teologia a norma dell’art.17 della legge 240/2010 viene riconosciuto come laurea.
• Anche il titolo pontificio del Magistero in Scienze Religiose (quadriennale v.o.) può beneficiare del riconoscimento civile di laurea (triennale non magistrale) e della possibilità di riscattare il titolo ai fini pensionistici.
• Prima di iniziare la procedura occorre possedere la seguente documentazione da richiedere alla segreteria dell'istituto dove è stato conseguito il titolo: • certificato degli studi completo in originale (elenco esami, date, e i crediti degli esami sostenuti stando attenti che sia riportata la dicitura che il titolo conseguito consti di almeno 180 cfu se è laurea triennale, o almeno 120 cfu se laurea magistrale), se gli studi sono stati effettuati in più università, ognuna di esse rilascerà quanto di propria competenza; • pergamena di laurea in originale; • diploma supplementare (ulteriore documento che fornisce maggiori garanzie di riconoscimento del titolo perché attestante la conformità al processo di Lisbona) Di ognuno dei documenti è bene avere una copia. 5